Categoria: Etica

L’AMBIGUITA’ DEL DONO. La vera storia dell’articolo 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
Lo scambio di regali e utilità in ambito pubblico è strettamente regolato dal Codice di comportamento nazionale (art. 4) ed è generalmente vietato. Eppure doni e scambi sono stati sempre molto rilevanti per le società umane, per la loro capacità di creare legami stabili tra le persone. E sono anche un ingrediente essenziale della religione. Quando nei nostri corsi di formazione parliamo di come gestire regali e altre utilità, spesso abbiamo l’impressione di raccontare, in qualche modo, un pezzo di storia dell’umanità. Vi sembra un’esagerazione? Allora seguiteci e vedrete che non ve ne pentirete!

La geometria della regole
Chi ci guadagna, quando crolla un ponte o quando le frane sommergono intere famiglie, oppure ancora quando un sottopasso si allaga alle prime piogge, intrappolando le automobili in una inaspettata piscina? In alcuni casi queste tragedie sono figlie di accordi corruttivi o dei loschi traffici della criminalità organizzata. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, nessuno ci guadagna e queste tragedie sono figlie di scelte sbagliate, di persone che non sono all’altezza del proprio ruolo e di una miopia che non consente di vedere chiaramente cosa deve essere salvato e cosa, invece, può essere sommerso.
Il mondo della Pubblica Amministrazione è un’aiuola che ci fa tanto feroci, popolata di interferenze, assediata dagli interessi e minacciata da una corruzione invisibile che assolve tutti e miete vittime inconsapevoli. Ma possiamo rendere quest’aiuola un po’ meno feroce tenendo fisso lo sguardo sui principi dell’etica pubblica, proprio come Dante ritrovò le proprie certezze guardando negli occhi Beatrice.

PRO PATRIA MORI? Dovere di collaborazione e tutela del whistleblower nell’art. 8 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
L’art. 8 del Codice di Comportamento impone ai dipendenti pubblici di collaborare al fine di prevenire la corruzione: un dovere che chiama in causa i principi più nobili dell’Etica pubblica! Purtroppo, questo dovere di collaborazione si scontra con una triste realtà: molto spesso i dipendenti che segnalano illeciti (i cosiddetti whistleblower) vengono discriminati dalla propria Amministrazione, oppure sono oggetto di misure ritorsive.

Il ladro di cestini
Ormai da diversi anni, le scienze sociali hanno realizzato studi e proposto teorie di decodifica dei meccanismi di funzionamento delle regole, che chiamano in causa il contesto in cui le regole sono veicolate, il rapporto tra regole descrittive e regole ingiuntive e la prossimità semantica tra opzioni di comportamento e contenuto delle ingiunzioni. Queste tematiche sono purtroppo poco note a chi si occupa, nel contesto italiano, di etica pubblica e redazione di codici di comportamento. Particolarmente rilevante ed attuale è il contributo offerto da Robert Cialdini, che negli anni ’90 ha studiato l’effetto della stimolazione cognitiva associata alle regole di comportamento.

La “meccanica” del settore pubblico: i Principi dei Codici di comportamento
Per alcuni mesi abbiamo smesso di scrivere su questo sito. E ci scusiamo di questa mancanza con i nostri affezionati lettori. Ma sono stati mesi intensi, quelli che hanno chiuso il 2021 e aperto un primo spiraglio sul 2022: Spazioetico, oltre ad erogare numerosi interventi di formazione in presenza e online, ha anche collaborato con […]

10 lezioni sull’etica pubblica. La nuova offerta formativa di Spazioetico sulle regole del Codice di comportamento ed i principi dell’etica pubblica
Per il 2022/2023 Massimo Di Rienzo e Andrea Ferrarini vi propongono un percorso formativo e consulenziale per l’assolvimento dell’obbligo di formazione in materia di prevenzione della corruzione da parte delle amministrazioni pubbliche.

Verso un’ecologia delle relazioni. Le 13 regole da seguire
13 Regole da seguire, nella vita quotidiana, per prevenire usi distorti delle relazioni, che possono innescare dinamiche di tipo corruttivo.

La formazione con i dilemmi etici
Cosa sono e cosa servono i DILEMMI ETICI?
I fondatori di Spazioetico (Massimo Di Rienzo & Andrea Ferrarini) utilizzano i dilemmi etici in formazione praticamente da quando la legge 190/2012 ha inserito la misura della formazione nell’architettura della prevenzione della corruzione, rendendola obbligatoria per le organizzazioni pubbliche.
L’apprendimento attraverso i dilemmi etici nella prevenzione della corruzione è paragonabile all’apprendimento della storia e della filosofia nella scuola. Conoscere le misure di contrasto alla corruzione non basta. Occorre comprendere come i meccanismi che sono alla base delle dinamiche corruttive, e, cioè, le vulnerabilità organizzative, la configurazione degli interessi ed i meccanismi di automanipolazione, influenzino l’agire degli Agenti pubblici in concreto.

Verso una formazione “COMPL-ETICA”
La promozione di sempre maggiori standard di integrità nelle organizzazioni pubbliche e private non sembra arrestare il verificarsi di scandali di corruzione e di situazioni di ampia e diffusa illegalità. E’ un problema di falsa percezione o ci sono delle ragioni più profonde? Ad esempio, quanto conta la formazione? E quanto conta come si fa […]

La costruzione dello SPAZIO ETICO nella scuola
La necessità di costruire lo “spazio etico” dei cittadini del futuro è ormai una pratica consolidata a livello internazionale e si costruisce e si realizza attraverso la cosiddetta “formazione valoriale” (o “formazione all’etica, alla legalità, all’integrità”). Ma lo scopo di tali iniziative è anche di promuovere l’integrità dei decisori pubblici del futuro, politici, amministratori, tecnici che saranno chiamati a scegliere avendo come unico riferimento l’interesse pubblico. E’ noto che i Paesi che investono maggiormente nella costruzione e manutenzione dello spazio etico dei propri bambini/e si trovano ad avere decisori pubblici migliori, più integri, più eticamente orientati, più capaci di prendere posizione nei confronti di tentativi di corruzione e/o collusione, meno inclini a cedere di fronte alla richieste di tenere un comportamento non etico da parte dei propri superiori.