Autore: Massimo Di Rienzo

INTERFERENZE POLITICHE: la caldera nascosta nella macchina pubblica

Far finta che non esistano le interferenze politiche è davvero grottesco e paradossale. Immaginate di amministrare un Comune alle pendici del Vesuvio o sopra la caldera dei Campi Flegrei e di stabilire che, nei piani di protezione civile, non occorre contemplare il “rischio eruttivo”.

Ecco, ignorare le interferenze politiche nelle mappature dei rischi significa intraprendere un esercizio di autoinganno collettivo. Con la conseguenza che quella che molti chiamano “prevenzione della corruzione”, assomiglia spesso a un rito scaramantico.

3 Settembre 2025
Etica

Piano Nazionale Anticorruzione 2025: il contributo di Spazioetico alla consultazione

Il nuovo Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) 2025 è in consultazione pubblica. E c’è una novità importante: per la prima volta ANAC ha scelto di articolare il PNA in linee strategiche, obiettivi, azioni, risultati attesi e indicatori. È un passo avanti non banale. Significa provare a trasformare un documento tradizionalmente percepito come “manuale d’adempimenti” in uno strumento di programmazione, monitoraggio e valutazione delle politiche di integrità.

Noi di Spazioetico non possiamo che riconoscere questo sforzo. È la direzione giusta: dare alla prevenzione della corruzione la dignità di una strategia nazionale, con un orizzonte pluriennale (2026-2028), indicatori e target da misurare.

Ma se la forma è nuova, resta un nodo di sostanza: una strategia, per essere davvero tale, non può fondarsi solo sul patrimonio di vigilanza ANAC. Deve leggere i fenomeni, anticipare le tendenze, interrogarsi sulla capacità del sistema. Ed è qui che abbiamo concentrato le nostre osservazioni nella consultazione.

Piano Nazionale Anticorruzione 2025 in consultazione. Prime valutazioni

Il nuovo PNA prova a rassicurare le amministrazioni: “semplifichiamo, vi rendiamo la vita più facile”. È il tono di un’autorità che conosce bene il peso che i suoi indirizzi possono avere e che cerca di non renderli un fardello eccessivo. Ma così facendo, rischia di aggiungere formalismi senza colmare ciò che davvero manca: un aggancio alla realtà.

20 Agosto 2025
Anticorruzione

Genocidio o no? Davvero è questo il punto?

C’è un dibattito surreale che rimbalza da anni tra editoriali, talk show e social network: si può usare la parola genocidio per descrivere ciò che accade a Gaza?

Si mobilitano giuristi, filosofi, semiologi, accademici dell’ONU in pensione e attivisti della punteggiatura. Alcuni dicono che sì, è un genocidio. Altri che no, è una guerra. Altri ancora chiedono di sospendere il giudizio, di attendere le prove, di evitare l’uso “improprio” dei termini.

E mentre i commentatori litigano sulle parole, la realtà muore. Letteralmente.

IL MODELLO PESARO. Bene comune o cooptazione relazionale?

A che serve il settore pubblico?

Non serve a “fare il bene”. Serve a rappresentare tutti, a contemperare interessi plurali, spesso confliggenti, attraverso regole, processi, trasparenza, controllo. Se l’attore pubblico perde questa funzione – se diventa parziale, orientato, fedele a una rete – allora non ha più senso esistere. E con esso perde senso l’idea stessa di democrazia, che pretende che tutte le voci – dicasi interessi – siano ascoltate, pesate, bilanciate.

23 Luglio 2025
Anticorruzione

Milano e la sindrome di Stoccolma del decisore pubblico

C’è un tratto curioso, che ritorna spesso nelle grandi inchieste italiane: la capacità dei protagonisti pubblici di giustificare ciò che non dovrebbe essere giustificabile. L’indagine milanese sul sequestro della funzione pubblica, che avevamo già commentato qualche mese fa, si arricchisce di nuovi dettagli e nuovi protagonisti, ma sembra ruotare sempre attorno allo stesso cortocircuito: il decisore pubblico non è più solo un bersaglio della cattura, ma sembra diventare il suo alleato più devoto. Si direbbe, addirittura, il suo principale sostenitore…

22 Luglio 2025
Anticorruzione

Umanità cercasi. Contro le tecnologie salvifiche e la disumanizzazione del settore pubblico

C’è un dibattito vivo – persino acceso – in America e in molti Paesi sul mito della “salvezza tecnologica”. Un dibattito che in Italia semplicemente non c’è. Perché questo tema ci riguarda? Perché la stessa ideologia – meno chiassosa, meno siliconvalleggiante, ma non meno pericolosa – si è radicata anche nella narrazione che domina la pubblica amministrazione italiana.

3 Luglio 2025
Compliance

Valutare l’apprendimento nella formazione all’etica e all’integrità. Non serve un test a risposte multiple!

Valutare la costruzione di competenze per l’integrità con un test a risposta multipla? No grazie!

Ormai basta uno screenshot.
Un clic, un upload su ChatGPT, e la risposta giusta alla domanda a scelta multipla del corso e-learning arriva puntuale, con una spiegazione chiara, priva di incertezze, che mette in riga qualsiasi docente in carne e ossa. Questo semplice gesto, ormai alla portata di chiunque, ha messo a nudo una verità che per anni è rimasta sottintesa: i meccanismi di valutazione dell’apprendimento, così come oggi imperversano nelle piattaforme di formazione, erano inutili già prima dell’avvento dell’intelligenza artificiale. Ora lo sono semplicemente in modo più evidente.

6 Giugno 2025
Compliance

DONI, REGALI E ALTRE UTILITA’. Come sequestrare “al volo” un decisore pubblico

Il rischio corruttivo? Roba da manuale. Il conflitto di interessi? Vecchie chiacchiere da RPCT. Oggi parliamo del vero, attualissimo rischio per i decisori pubblici: il dono volante.

14 Maggio 2025
Etica

Crepe nell’integrità. A Milano va in scena il sequestro della funzione pubblica

Ci sono vicende che, come le crepe in un muro portante, rivelano la fragilità di un sistema. Un ex dirigente dello Sportello Unico Edilizia del Comune, un intreccio di interessi tra operatori economici, professionisti e funzionari pubblici, il rilascio di permessi edilizi facilitati: la storia è di quelle già viste, ma ogni volta lascia l’amaro in bocca.

Il conflitto di interessi che non esiste (ma forse sì)

C’è un luogo misterioso, avvolto da un’aura di leggenda, dove la realtà e la finzione si sovrappongono come onde quantistiche. Un luogo di cui si vocifera, ma che pochi possono dire di aver visto con certezza. Un luogo che esiste e non esiste allo stesso tempo. No, non stiamo parlando di Atlantide. Stiamo parlando del Molise. E, per un curioso gioco del destino, proprio in Molise sembra essersi smarrito un unicorno: il conflitto di interessi.

27 Febbraio 2025
Conflitto di interessi

INTEGRITY GAME. Quando apprendere l’etica pubblica diventa un gioco serio

È ora di dirlo chiaro e tondo: le persone hanno smesso di imparare. Non perché siano diventate improvvisamente meno intelligenti o meno curiose, ma perché la realtà è diventata troppo complessa e, diciamolo, la formazione è diventata noiosa. Infinitamente noiosa.

Videolezioni monotone, slide asettiche, test a risposta multipla che sembrano creati per mettere alla prova la pazienza più che le competenze. Un tripudio di piattaforme FAD (Formazione A Distanza) dove l’unica azione richiesta è cliccare “avanti”. Davvero pensiamo che questo basti a far crescere la consapevolezza sull’integrità pubblica o a prevenire la corruzione?