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L’INNOCENZA RUBATA. L’adesione o appartenenza del dipendente pubblico ad associazioni od organizzazioni
In questa tappa del nostro viaggio, parleremo dell’art. 5 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici nazionale. Vi condurremo dentro ad un inferno di interferenze, popolato di complici, benefattori, assi nella manica e utili mediatori, che agiscono sotto lo sguardo vigile e severo delle aspettative che si accompagnano ai vincoli associativi e che avvelenano la funzione pubblica.

Nei Paesi evoluti l’etica pubblica privilegia l’indipendenza del decisore pubblico a scapito della lealtà al superiore gerarchico
Nella lotta alla corruzione i Paesi applicano logiche istituzionali che dipendono dalla tradizione storica e culturale dei vari contesti. Le ricerche di Rothstein e Sorak dimostrano come uno degli indicatori dell’evoluzione di una collettività nel prendere seriamente in considerazione i rischi che derivano dai fenomeni corruttivi è l’assetto dei princìpi che governano l’etica pubblica. I […]

IL FILO DI ARIANNA. Ri-scrivere il princìpio di trasparenza: la proposta di Spazioetico
In questo articolo parleremo di trasparenza, ma non si illudano i nostri lettori: non parleremo di case di vetro, in cui tutto è armonioso, razionale e perfetto. Scopriremo che la trasparenza non è un sole allo zenit, che cancella tutte le ombre. La trasparenza è solo un lampo breve e improvviso che squarcia le tenebre e, per pochi secondi, rivela qualche particolare del paesaggio. È un sottile filo d’Arianna, che ci aiuta a non perdere la strada nel labirinto oscuro delle asimmetrie informative.

L’offerta formativa di Spazioetico per il 2023
Costruiamo insieme le competenze per l’integrità. Questo sarà l’obiettivo di Spazioetico per il 2023. Obiettivo che vorremmo condividere con le organizzazioni, che ci chiederanno una mano nel costruire e realizzare percorsi di formazione

Migliora la qualità della domanda di formazione su etica, integrità e prevenzione della corruzione. I numeri di Spazioetico (2022) e le prospettive future
Non ci sono solo i numeri che Spazioetico ha registrato quest’anno (2022) a testimoniare di un incremento della qualità della domanda di formazione sulla prevenzione della corruzione. Ma forse qualche numero è bene darlo, perché mai come quest’anno abbiamo sviluppato ed erogato così tanta formazione, sia a distanza a-sincrona e sincrona, sia in presenza. Di […]

QUANDO L’INTEGRITA’ ABDICA ALL’ETICA DEL RISULTATO. I principi di “risultato” e “fiducia” nello schema del nuovo Codice dei contratti pubblici.
Ha suscitato molto clamore la pubblicazione dello Schema definitivo di Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78…

Non lasciateci soli
La corruzione che ha colpito al cuore le istituzioni europee è corruzione politica, che non viene nemmeno nemmeno presa in considerazione dalla normativa anticorruzione italiana. È necessario un ripensamento, bisogna spostare il focus delle politiche di prevenzione sulle dinamiche tra interessi, pubblici e privati, e sulle decisioni che promuovono questi interessi e responsabilizzare gli organi di indirizzo politico e i vertici degli enti pubblici e privati, che oggi governano le organizzazioni senza alcuna consapevolezza, senza alcuna coscienza del proprio ruolo.

L’AMBIGUITA’ DEL DONO. La vera storia dell’articolo 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
Lo scambio di regali e utilità in ambito pubblico è strettamente regolato dal Codice di comportamento nazionale (art. 4) ed è generalmente vietato. Eppure doni e scambi sono stati sempre molto rilevanti per le società umane, per la loro capacità di creare legami stabili tra le persone. E sono anche un ingrediente essenziale della religione. Quando nei nostri corsi di formazione parliamo di come gestire regali e altre utilità, spesso abbiamo l’impressione di raccontare, in qualche modo, un pezzo di storia dell’umanità. Vi sembra un’esagerazione? Allora seguiteci e vedrete che non ve ne pentirete!

La geometria della regole
Chi ci guadagna, quando crolla un ponte o quando le frane sommergono intere famiglie, oppure ancora quando un sottopasso si allaga alle prime piogge, intrappolando le automobili in una inaspettata piscina? In alcuni casi queste tragedie sono figlie di accordi corruttivi o dei loschi traffici della criminalità organizzata. Tuttavia, nella maggior parte dei casi, nessuno ci guadagna e queste tragedie sono figlie di scelte sbagliate, di persone che non sono all’altezza del proprio ruolo e di una miopia che non consente di vedere chiaramente cosa deve essere salvato e cosa, invece, può essere sommerso.
Il mondo della Pubblica Amministrazione è un’aiuola che ci fa tanto feroci, popolata di interferenze, assediata dagli interessi e minacciata da una corruzione invisibile che assolve tutti e miete vittime inconsapevoli. Ma possiamo rendere quest’aiuola un po’ meno feroce tenendo fisso lo sguardo sui principi dell’etica pubblica, proprio come Dante ritrovò le proprie certezze guardando negli occhi Beatrice.

Zona franca o territorio di caccia? Quando la semplificazione si assume il rischio dell’illegalità
Recentemente, il prof. Giovanni Valotti, Ordinario di Economia delle aziende e delle amministrazioni pubbliche presso l’Università Bocconi, ha lanciato un accorato appello dalle pagine online del Corriere della Sera, che ha fortemente scosso le nostre coscienze di cittadini [1]. Il prof. Valotti, senza usare inutili giri di parole, propone di dichiarare “lo stato di emergenza […]

PRO PATRIA MORI? Dovere di collaborazione e tutela del whistleblower nell’art. 8 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
L’art. 8 del Codice di Comportamento impone ai dipendenti pubblici di collaborare al fine di prevenire la corruzione: un dovere che chiama in causa i principi più nobili dell’Etica pubblica! Purtroppo, questo dovere di collaborazione si scontra con una triste realtà: molto spesso i dipendenti che segnalano illeciti (i cosiddetti whistleblower) vengono discriminati dalla propria Amministrazione, oppure sono oggetto di misure ritorsive.

Il ladro di cestini
Ormai da diversi anni, le scienze sociali hanno realizzato studi e proposto teorie di decodifica dei meccanismi di funzionamento delle regole, che chiamano in causa il contesto in cui le regole sono veicolate, il rapporto tra regole descrittive e regole ingiuntive e la prossimità semantica tra opzioni di comportamento e contenuto delle ingiunzioni. Queste tematiche sono purtroppo poco note a chi si occupa, nel contesto italiano, di etica pubblica e redazione di codici di comportamento. Particolarmente rilevante ed attuale è il contributo offerto da Robert Cialdini, che negli anni ’90 ha studiato l’effetto della stimolazione cognitiva associata alle regole di comportamento.