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Riformare la legge 190/2012: istruzioni per l’uso
La necessità di “rilanciare” le politiche di prevenzione della corruzione in Italia andrebbe affrontata seriamente, avviando un dibattito pubblico sull’efficacia delle misure fin qui adottate. A nostro avviso, l’attuazione delle politiche di prevenzione della corruzione non è apparsa soddisfacente, a causa della combinazione di molteplici fattori tra loro interrelati…

Prevenzione della corruzione: semplificare o rilanciare? Riflessioni sui nuovi PIAO
Mai come in questo periodo le iniziative di contrasto e prevenzione della corruzione si moltiplicano nell’ottica di coordinare le attività internazionali con quelli domestiche. Questa rinnovata attenzione ai temi dell’anticorruzione non è casuale. Le risorse stanziate dai Piani di Ripresa e Resilienza sono ingenti e gli Stati hanno la responsabilità di prevenire o contrastare ogni forma di distorsione o manipolazione volte a favorire interessi particolari. È dunque auspicabile un allineamento dell’Italia su queste posizioni. Per ora, tuttavia, non ci sono segnali concreti nella direzione di un deciso rilancio delle politiche anticorruzione nel nostro Paese…

Verso un’ecologia delle relazioni. Le 13 regole da seguire
13 Regole da seguire, nella vita quotidiana, per prevenire usi distorti delle relazioni, che possono innescare dinamiche di tipo corruttivo.

3 – METTERE INSIEME I PEZZI: il Modello Evolutivo
il Modello Evolutivo potrebbe rappresentare un framework, una cornice concettuale, entro cui ri-definire obiettivi e strategie nazionali di prevenzione della corruzione, finalizzate a gestire correttamente i numerosi precursori della corruzione, primo tra tutti il conflitto di interessi e i fenomeni ad esso connessi: convergenze di interessi e polarizzazioni

2 – PEZZI DI UNO SPECCHIO ROTTO: le cause della corruzione
In questa serie di articoli presenteremo il nostro Modello Evolutivo, che descrive la genesi e lo sviluppo dei fenomeni corruttivi. Secondo questo modello, la corruzione è un evento che si origina nella dimensione relazionale, attraversa la dimensione etica e, se non trova ostacoli nel suo processo di sviluppo, si scarica nella dimensione relazionale sotto forma […]

1 – SCAMBIO O CADUTA? Definire la corruzione
In questa serie di articoli presenteremo il nostro Modello Evolutivo, che descrive la genesi e lo sviluppo dei fenomeni corruttivi. Secondo questo modello, la corruzione è un evento che si origina nella dimensione relazionale, attraversa la dimensione etica e, se non trova ostacoli nel suo processo di sviluppo, si scarica nella dimensione relazionale sotto forma di azzardo morale, che manipola i processi, genera anomalie e (con una sorta di “retro-azione”) ritorna nella dimensione relazionale, ponendo le basi per la genesi di ulteriori e futuri eventi corruttivi (che possono anche assumere carattere sistemico). Il Modello Evolutivo è applicabile in tutti i sistemi di prevenzione che considerano la corruzione come fenomeno di caduta dell’imparzialità e consente di descrivere in modo lineare i diversi “precursori” dei fenomeni corruttivi.

CONFLITTI DI INTERESSI STRUTTURALI E NON STRUTTURALI
Dal momento che esistono due tipi di interessi secondari (strutturali e non strutturali), partendo dalla definizione di Thompson è possibile identificare due diversi tipi di conflitto di interessi:
• il conflitto di interessi non strutturale, cioè il conflitto tra un interesse primario e un interesse secondario non strutturale dell’Agente;
• il conflitto di interessi strutturale, cioè il conflitto tra un interesse primario e un interesse secondario strutturale dell’Agente.

GLI INTERESSI SECONDARI STRUTTURALI E NON STRUTTURALI
Gli interessi secondari strutturali sono in un certo senso interni alla sfera pubblica, perché sono associati ai ruoli che vengono assegnati alle persone coinvolte nella gestione dei processi della Pubblica Amministrazione.
Gli interessi secondari non strutturali, invece, sono alla sfera pubblica, perché corrono sulle relazioni della sfera privata.

GLI INTERESSI SECONDARI: una questione di punti di vista
Gli interessi che violano anche solo uno dei vincoli sulle relazioni di delega non possono diventare interessi primari. E devono essere considerati interessi secondari.

GLI INTERESSI PRIMARI DELLA SFERA PUBBLICA: per molti ma non per tutti
Non tutti gli interessi sovraindividuali possono essere interessi primari di una Pubblica Amministrazione. Gli interessi generalizzati e organizzativi, per esempio, possono diventare interessi primari di una Pubblica Amministrazione, mentre lo stesso non vale per gli interessi collettivi.

Quando la privacy diventa una jihad
Ha fatto molto discutere la vicenda dell’ eccesso di trasparenza rilevato dall’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali in merito all’agenda dei portatori di interessi del Ministero della Transizione Ecologica. Per i dettagli rimandiamo all’ottimo articolo del Fatto Quotidiano. C’è molto stupore in giro. Ma c’è anche chi si stupisce di tanto stupore: il […]

LE OCHE DANNATE DI KONRAD LORENZ. L’imprinting corruttivo nei processi di cooptazione della classe dirigente. Il secondo articolo della rubrica di approfondimento “LO SPAZIO ETICO” per Azienditalia
Il secondo articolo, maggio 2021, tratta del processo di gestione degli incarichi e delle nomine.