Formazione obbligatoria o necessaria? La nuova sfida per la PA secondo la Direttiva Zangrillo

C’è una linea sottile che separa l’obbligo dalla necessità, ed è lì che si colloca la Direttiva del Ministro per la Pubblica Amministrazione sulla formazione. Un documento ambizioso che promette di trasformare ogni amministrazione pubblica in un’accademia di sapere continuo, dove le “40 ore di formazione pro-capite” non sono solo un numero, ma un simbolo. Ma simbolo di cosa?

La Direttiva sembra voler dire ai dirigenti pubblici: “Non bastano competenze e conoscenze. Vogliamo coscienza del ruolo.” Perché, senza questa consapevolezza, rischiamo di formare eccellenti tecnocrati privi di una visione etica e strategica. Insomma, è come preparare un pilota di Formula 1 senza spiegargli che cosa sia una pista.

E allora? Il messaggio è chiaro: formare per cambiare. Ma attenzione, non è solo una questione di norme. C’è un intero ecosistema da rinnovare, fatto di relazioni umane, tecnologie digitali, sostenibilità ecologica e, soprattutto, un’etica della gestione pubblica che metta al centro il valore pubblico.

Le sfide non mancano:

  • Come garantire che le “40 ore” non si trasformino in vuoti rituali?
  • Come convincere i dirigenti che la formazione non è un costo, ma un investimento in valore pubblico?
  • Come integrare le transizioni digitale, ecologica e amministrativa senza perdersi nei tecnicismi?

E poi c’è il tema della leadership. La Direttiva insiste sulla formazione dei dirigenti, ma è sufficiente sviluppare soft skills per guidare processi di cambiamento complessi? O serve anche una revisione del modo in cui valutiamo e incentiviamo queste figure?

In tutto ciò, la piattaforma Syllabus promette di essere la bacchetta magica per colmare i gap di competenza. Ma sarà davvero così? O ci troveremo di fronte all’ennesimo strumento poco integrato con le esigenze reali delle amministrazioni?

Insomma, la Direttiva Zangrillo sembra voler ridare dignità alla formazione nella PA, ricordandoci che non è solo un obbligo da adempiere, ma un’opportunità per costruire un futuro migliore. La strada è tracciata, ora tocca alle amministrazioni percorrerla, con coraggio e visione.

E voi, siete pronti a investire nella formazione come chiave per il cambiamento? O rimarrete alla finestra, aspettando che qualcun altro lo faccia per voi?

Se hai bisogno di supporto, per la formazione al ruolo dei tuoi dirigenti e dipendenti, contatta Spazioetico (info@spazioetico.com)