Autore: Massimo Di Rienzo

LE ROI S’AMUSE. Comportamento in servizio e nei rapporti privati
In questo numero parliamo delle regole di comportamento in servizio e nei rapporti privati, definite negli artt. 10 e 11 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (DPR n. 62/2013). E’ un argomento, a nostro parere, molto interessante, perché ha a che fare sul modo in cui deve essere valutata la qualità dei dipendenti pubblici, ma anche dei rappresentanti politici. Cos’è più rilevante: come scelgono e agiscono nell’esercizio della loro funzione, oppure come agiscono nella loro sfera privata? E’ più importante che siano degni del ruolo pubblico ad essi affidato, oppure che usino degnamente tale ruolo?

L’ARCHITETTURA DELL’INTEGRITA’. L’art. 13 del codice di comportamento e la leadership etica
La leadership etica non coincide con gli standard di comportamento attesi dalla dirigenza, elencati nell’art. 13 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici e richiamati in diversi altri articoli del codice. La leadership etica è qualcosa che si pone fuori dalle regole e che, in virtù di questo, può fungere da meccanismo di ancoraggio delle regole.

Quel vecchio ripostiglio chiamato Codice di comportamento
Raramente ci è capitato di essere così allineati alle considerazioni della Sezione Consultiva per gli Atti Normativi del Consiglio di Stato contenute nel Parere espresso nella Adunanza di Sezione del 12 gennaio 2023. Quando è stato pubblicato lo Schema recante modifiche al DPR 16 aprile 2013, n. 62, “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165”, avevamo segnalato il fatto che le diposizioni dei nuovi articoli 11 bis e ter presentavano numerosi problemi.

LA DIFFUSIONE DEL DISORDINE. Le ingiunzioni valutative dell’art. 12 del Codice di comportamento
Le dichiarazioni pubbliche dei dipendenti e l’orientamento al privato rientrano a pieno titolo tra i problemi emergenti nell’attuale Società dell’Informazione, ma la loro gestione deve tenere conto dei diritti delle persone (innanzitutto della libertà di espressione) e della necessità di supportare i destinatari, che spesso non hanno tutte le informazioni necessarie per interfacciarsi con il sistema pubblico. In questo articolo affronteremo l’art. 12 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici e, in particolare, le regole sulle dichiarazioni pubbliche dei dipendenti e sull’orientamento al privato.

LA CUOCA DI GIULIO CESARE. Gli artt. 6 e 7 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
Gli articoli 6 e 7 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici (D.P.R. n. 62/2013) introducono obblighi di comunicazione e astensione, finalizzati alla gestione del conflitto di interessi, senza tuttavia mai definire chiaramente questo fenomeno. I due articoli contengono lunghi e articolati elenchi di situazioni e relazioni sensibili della sfera privata, che determinano un conflitto di interessi: un po’ come se, in presenza di nuvole nel cielo, le persone aprissero l’ombrello, senza sapere esattamente cos’è la pioggia.

L’INNOCENZA RUBATA. L’adesione o appartenenza del dipendente pubblico ad associazioni od organizzazioni
In questa tappa del nostro viaggio, parleremo dell’art. 5 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici nazionale. Vi condurremo dentro ad un inferno di interferenze, popolato di complici, benefattori, assi nella manica e utili mediatori, che agiscono sotto lo sguardo vigile e severo delle aspettative che si accompagnano ai vincoli associativi e che avvelenano la funzione pubblica.

Nei Paesi evoluti l’etica pubblica privilegia l’indipendenza del decisore pubblico a scapito della lealtà al superiore gerarchico
Nella lotta alla corruzione i Paesi applicano logiche istituzionali che dipendono dalla tradizione storica e culturale dei vari contesti. Le ricerche di Rothstein e Sorak dimostrano come uno degli indicatori dell’evoluzione di una collettività nel prendere seriamente in considerazione i rischi che derivano dai fenomeni corruttivi è l’assetto dei princìpi che governano l’etica pubblica. I […]

IL FILO DI ARIANNA. Ri-scrivere il princìpio di trasparenza: la proposta di Spazioetico
In questo articolo parleremo di trasparenza, ma non si illudano i nostri lettori: non parleremo di case di vetro, in cui tutto è armonioso, razionale e perfetto. Scopriremo che la trasparenza non è un sole allo zenit, che cancella tutte le ombre. La trasparenza è solo un lampo breve e improvviso che squarcia le tenebre e, per pochi secondi, rivela qualche particolare del paesaggio. È un sottile filo d’Arianna, che ci aiuta a non perdere la strada nel labirinto oscuro delle asimmetrie informative.

L’offerta formativa di Spazioetico per il 2023
Costruiamo insieme le competenze per l’integrità. Questo sarà l’obiettivo di Spazioetico per il 2023. Obiettivo che vorremmo condividere con le organizzazioni, che ci chiederanno una mano nel costruire e realizzare percorsi di formazione

Migliora la qualità della domanda di formazione su etica, integrità e prevenzione della corruzione. I numeri di Spazioetico (2022) e le prospettive future
Non ci sono solo i numeri che Spazioetico ha registrato quest’anno (2022) a testimoniare di un incremento della qualità della domanda di formazione sulla prevenzione della corruzione. Ma forse qualche numero è bene darlo, perché mai come quest’anno abbiamo sviluppato ed erogato così tanta formazione, sia a distanza a-sincrona e sincrona, sia in presenza. Di […]

QUANDO L’INTEGRITA’ ABDICA ALL’ETICA DEL RISULTATO. I principi di “risultato” e “fiducia” nello schema del nuovo Codice dei contratti pubblici.
Ha suscitato molto clamore la pubblicazione dello Schema definitivo di Codice dei contratti pubblici in attuazione dell’articolo 1 della legge 21 giugno 2022, n. 78…

L’AMBIGUITA’ DEL DONO. La vera storia dell’articolo 4 del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici
Lo scambio di regali e utilità in ambito pubblico è strettamente regolato dal Codice di comportamento nazionale (art. 4) ed è generalmente vietato. Eppure doni e scambi sono stati sempre molto rilevanti per le società umane, per la loro capacità di creare legami stabili tra le persone. E sono anche un ingrediente essenziale della religione. Quando nei nostri corsi di formazione parliamo di come gestire regali e altre utilità, spesso abbiamo l’impressione di raccontare, in qualche modo, un pezzo di storia dell’umanità. Vi sembra un’esagerazione? Allora seguiteci e vedrete che non ve ne pentirete!