7 Gennaio 2021 Il punto sul conflitto di interessi. Commento alla sentenza del CdS n. 7462 del 27/11/2020

Il commento di Spazioetico alla sentenza del Consiglio di Stato n. 7462 del 27 novembre 2020.
Il commento di Spazioetico alla sentenza del Consiglio di Stato n. 7462 del 27 novembre 2020.
Lobbismo e Partecipazione sono fenomeni che mettono in connessione gli interessi primari del settore pubblico e le istanze del settore privato e della collettività. Sono pratiche che animano la Democrazia e sono connaturate ad essa. Tuttavia, in certi momenti storici, il Decisore pubblico sembra voler chiudere le porte e mettersi al riparo da qualsiasi tipo di interferenza esterna: nell’Italia del post-covid, per esempio, Lobbismo e Partecipazione sembrano essere state messe ai margini del dibattito pubblico avente ad oggetto l’allocazione delle risorse del Recovery Fund. Qual è il rischio che si vuole evitare? Ed è poi così vero che tali pratiche sono state marginalizzate? O forse, come nel caso del Lobbismo, si stanno solo adattando al nuovo contesto?
Vai all'articoloCon il termine inglese “Revolving Door” si identifica il passaggio di funzionari pubblici e politici dal settore pubblico a quello privato, ma anche l’ingresso nelle pubbliche amministrazioni di esperti e manager provenienti da aziende private. A prescindere dalla qualità dei soggetti che “transitano” per le Porte Girevoli, il passaggio di relazioni e interessi e la connessione che si stabilisce tra settore pubblico e settore privato non sono privi di rischi, perché possono generare situazioni di conflitto di interessi e azzardi morali.
Vai all'articoloIl conflitto di interessi è assai simile ad una tempesta tropicale. I decisori pubblici (funzionari o politici) spesso si accorgono che le relazioni della loro sfera privata e professionale potrebbero, con la loro intensità, agitare il mare degli interessi, ma decidono di non girare il timone e tornare in un porto sicuro prima che la tempesta si abbatta, confidando nella propria capacità di governare gli eventi, nella propria integrità e rettitudine e in una certa dose di buona sorte.
Poi, quando la tempesta degli interessi agita e strappa le vele dei processi amministrativi e delle decisioni politiche, quando l’albero maestro dell’imparzialità viene spezzato e quando l’integrità cola a picco essi non hanno quasi più ruolo se non quello di osservare il consumarsi degli eventi ormai confinati ad interpretare la parte di goffi esecutori.