Dialoghi sul conflitto di interessi (Parte sesta). IL RITORNO A CASA
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PARTE SESTA
Massimo: Dunque, Andrea, avevamo chiuso la seconda parte del caso con un bel salto di intensità. L’interesse di dall’Osso nei confronti della Gammaraggi s.r.l. “vola”.
Andrea: Sì. E con la contestuale perdita di quasi tutti gli interessi primari di Dall’Osso, una vera sciagura.
Massimo: Sono molto curioso di sapere cosa succede dopo.
Ottobre 2017
Il dottor Dall’Osso effettua le supervisioni concordate.
Ha numerosi contatti con diverse figure professionali della Gammaraggi s.r.l. e, nonostante il fatto che i macchinari continuino a presentare gli stessi problemi di instabilità, ne promuove l’efficacia diagnostica.
Nei colloqui con il rappresentante del settore risorse umane, emerge l’opportunità di ricoprire un ruolo all’interno dell’azienda in qualità di agente per il nord-est, a patto che la Gammaraggi s.r.l. aumenti il suo volume di lavoro con i clienti istituzionali locali.
Massimo: Hai visto Andrea, come si cambia opinione in fretta? La Gammaraggi s.r.l. continua a produrre dei bidoni, ma il buon Dall’Osso sembra più indulgente. Chissà mai perché?
Andrea: La Gammaraggi s.r.l. venderà pure dei bidoni, ma qui si dimostra assai abile a mettere la pulce nell’orecchio a Dall’Osso. Potremmo dire che l’operazione che tenta (e sembra riuscirci) è di “saldare” i suoi interessi con quelli del nostro sfortunato protagonista. Come? Facendo leva su “M” (famigerato!), cioè sull’interesse di Dall’Osso a ricongiungersi con la propria famiglia, che è fortissimo.
Massimo: Un ruolo strategico in azienda a patto che si realizzi una crescita del business con i clienti istituzionali, cioè con l’ambito sanitario pubblico. I due interessi filano insieme che è una meraviglia. Qui Dall’Osso viene preso per la gola. Chissà se accanto all’interesse verso il ricongiungimento familiare, la Gammaraggi s.r.l. gli abbia solleticato anche un altro interesse, che è rimasto nascosto per tutto questo tempo e che potremmo definire come “l’interesse a contare qualcosa (finalmente)“.
Andrea: Sì, Massimo, ma ricordati che la Gammaraggi s.r.l. è pur sempre una venditrice di bidoni. Questo Dall’Osso lo sa.
Novembre-Dicembre 2018
Nei mesi successivi, il dott. Dall’Osso svolge solo un paio di interventi di assistenza tecnica su commissione della Gammaraggi s.r.l. e sempre nel Lazio e in Abruzzo.
Il dott. Dall’Osso comincia a sospettare che la Gammaraggi s.r.l. non abbia poi così tanti clienti e, soprattutto, teme che l’azienda non abbia la capacità di acquisire clienti nel nord-est.
Massimo: L’interesse del dott. Dall’Osso per la Gammaraggi s.r.l. inizia a scemare. Qui probabilmente Dall’Osso vive una vera e propria crisi. Ci stava credendo in quell’opportunità.
Andrea: Eh già. Un piccolo rimbalzo nell’intensità degli interessi.
Massimo: Ma il “vulcanismo” degli altri interessi rimane pericolosamente attivo. Con quell’IP ancora così dannatamente basso e quel “M” che spinge come un treno a vapore.
Andrea: Vedi, potremmo pensare che quello che si è modificato con la prospettiva generata dalla Gammaraggi s.r.l. quando propone a Dall’Osso di diventare agente per il nord-est, sia il suo livello di “attenzione” nei confronti del mondo. Una nuova progettualità verso cui tendere ogni sforzo, che potremmo definire con “cambiare lavoro per tornare a casa” e che si salda con una seconda ambizione, che tu avevi correttamente chiamato “contare (finalmente) qualcosa“. Vediamo come va a finire.
Marzo 2018
Il dottor Dall’Osso riceve una telefonata dall’agente della Gammaraggi s.r.l.
«Dottore come sta? Le avevo detto che vorremmo consolidare il nostro marchio nel nord-est, giusto?
A tal proposito siamo in contatto con un potenziale cliente istituzionale che ci allerta su possibili opportunità di business.
Avremmo bisogno, se per lei non fosse un eccessivo disturbo, di qualche informazione su come redarre un disciplinare che ci metta nella situazione giusta.
Sa’, si aprirebbero percorsi insperabili per entrambi, solo fino a poco tempo fa».
Massimo: Siamo al momento della verità, caro Andrea.
Andrea: sì Massimo. La Gammaraggi s.r.l. con uno stile tipico di chi dice e non dice sta proponendo a Dall’Osso di mettere a disposizione le sue conoscenze, acquisite in ambito pubblico, per determinare un vantaggio competitivo a favore di un soggetto privato. Tra l’altro, in un ambiente che vede il principio di riservatezza delle informazioni già violato (“ci allerta su possibili opportunità di business“) da un altro agente pubblico (“un potenziale cliente istituzionale“).
Massimo: Già. Il segnale di “pericolo” dovrebbe suonare. E invece, proprio per la particolare convergenza degli interessi che si è creata, Dall’Osso potrebbe vedere solo un’opportunità da cogliere. Se solo avesse conservato un “E” alto! Non esiterebbe a sbattere quel telefono in faccia all’agente della Gammaraggi s.r.l. Ma, invece…
Andrea: … Invece G diventa massimo, trainato da M. Inoltre gli interessi M e G reagiranno positivamente alla proposta della Gammaraggi s.r.l., senza essere contrastati dall’interesse A. Infatti A (l’unico interesse pubblico rimasto a Dall’Osso) è l’interesse dell’Ospedale di Roma in cui Dall’Osso lavora. Se Dall’Osso favorisce la Gammaraggi in un ospedale diverso dal suo (per esempio a Padova) non rischia di ledere A. Paradossalmente Dall’Osso può compiere un “azzardo morale” senza che G e A entrino in conflitto. Se gli interessi IP ed E fossero ancora attivi, le cose andrebbero diversamente. L’interesse E reagirebbe negativamente alla scelta di dall’Osso di favorire la Gammaraggi s.r.l. a discapito di altri operatori economici. Anche l’interesse IP reagirebbe negativamente alla scelta di dall’Osso di promuovere macchinari scadenti. E il nostro protagonistista vivrebbe un dilemma, perché IP+E=M+G.
Massimo: E invece nessun dilemma per Dall’Osso! Purtroppo, IP ed E sono andati persi. E sappiamo quanto ruolo abbia avuto l’Ospedale in questa perdita. Ma Andrea, secondo te, “fornire informazioni su come redarre un disciplinare” per avvantaggiare un operatore economico privato in un’ipotetica gara pubblica non ancora esperita (ed esterna al proprio Ente), configurerebbe qualche ipotesi di reato?
Andrea: Non saprei dire con esattezza. Ma sicuramente è una condotta idonea ad “aprire la via” ad altri comportamenti. Ora ho davvero paura che sia troppo tardi per il povero Dall’Osso. Mi rimane una speranza, ma dimmi, ti prego, come va a finire.
Marzo 2018
Il dottor dall’Osso ascolta con attenzione.
Al termine della cordiale telefonata con l’agente della Gammaraggi s.r.l., chiama la moglie e le rivela che ci sono novità positive.
«Amore, non resteremo separati a lungo!»
Massimo: Caro Andrea, ho perso di vista Dall’Osso dopo questa telefonata. Più nulla per un po’ di tempo. E poi leggo sui giornali quella notizia. Un vero dramma. Ma non si può dire che non se la sia andata a cercare. Dalle ricostruzioni degli inquirenti saltano fuori diverse circostanze inquietanti.
Effettivamente Dall’Osso, dopo quel primo “azzardo morale”, al tempo in cui ancora lavorava presso l’ospedale pubblico, aveva contribuito alla causa della Gammaraggi s.r.l., mettendo a disposizione tutto il suo rilevante patrimonio di informazioni. Per ripagare gli sforzi di Dall’Osso la società aveva messo a sua volta a disposizione della famiglia una bella casa al centro di Padova; un affitto irrisorio a copertura dello scambio occulto.
Una volta acquisite le commesse negli ospedali, la Gammaraggi s.r.l. aveva proposto a Dall’Osso di far parte a tempo pieno della squadra, non assumendolo direttamente, ma utilizzando la schermatura delle consulenze occasionali per l’azienda stessa e per altri operatori economici collusi, con la finalità di allargare il portafoglio clienti di Dall’Osso. In questo modo Dall’Osso aveva potuto agire come “cacciatore di teste” negli ambienti pubblici e privati presso cui operava.
Infine, la Gammaraggi s.r.l. gli aveva messo a disposizione vari “benefit“, da distribuire ai medici che si mostravano disponibili, tra cui, appunto vacanze a Dubai con famiglia, di cui egli stesso, di tanto in tanto, usufruiva.
Andrea: Massimo, forse ti è sfuggito. Ma la notizia è datata novembre 2018. Forse siamo ancora in tempo per salvare il buon dottor Dall’Osso!
Massimo: Sì, andiamo a parlarci subito!
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