Consigli Consultivi. Come attivare processi partecipativi di qualità a scuola

Consigli_Consultivi

E’ online la pubblicazione “I Consigli Consultivi del programma Fuoriclasse: una buona pratica e un modello replicabile per l’attuazione del principio di partecipazione nelle scuole“, a disposizione di formatori, insegnanti e dirigenti scolastici che vogliono istituire un Consiglio Consultivo nella propria scuola.

La pubblicazione è stata curata da Massimo Di Rienzo (@spazioetico per Save the Children Italia Onlus) e Tibisay Ambrosini (Save the Children Italia Onlus) e contiene contributi di Carlotta Bellomi, Francesca Giolivo, Gabriella Grassi, Clara Moniaci e le facilitatrici dei Consigli Consultivi per Fuoriclasse Bari, Crotone, Milano, Napoli, Scalea.

L’esperienza maturata da Save the Children negli interventi educativi e in particolare in quelli di contrasto alla dispersione scolastica, ha dimostrato che la partecipazione ispira negli studenti la consapevolezza di essere cittadini attivi e quindi di riconoscersi come titolari di diritti.

Il coinvolgimento in età precoce aumenta la fiducia in loro stessi e la capacità di determinare un cambiamento positivo nella propria vita e/o in quella degli altri. Le modalità partecipative sviluppano preziose competenze perché stimolano il lavoro di gruppo, la raccolta delle informazioni, la formulazione delle opinioni, la negoziazione e le abilità comunicative. Quando gli studenti si sentono i veri protagonisti della scuola, sviluppano un senso di responsabilità, solidarietà e appartenenza che aumenta la loro affezione riducendo fenomeni di dispersione, problemi disciplinari e di esclusione sociale.

Sotto un altro punto di vista, l’esperienza di Save the Children dimostra che la partecipazione di bambini e adolescenti nell’ideazione, progettazione, implementazione e valutazione delle attività che li riguardano ne migliora la qualità e l’impatto.

Nel contesto scolastico quando gli studenti esprimono le proprie idee, operano scelte, danno suggerimenti, fanno domande, forniscono un contributo di grande rilievo. Infatti, la partecipazione degli studenti rende il lavoro più efficace in quanto assicura che i programmi e i servizi siano più appropriati, rilevanti e sostenibili; fornisce nuove prospettive e porta a decisioni migliori basate sull’esperienza e la conoscenza dei ragazzi stessi.

Inoltre, poiché la partecipazione incoraggia i bambini/ragazzi a svolgere un ruolo attivo nella società, aumenta la loro visibilità e quella delle problematiche a loro collegate con il conseguente cambiamento degli atteggiamenti degli adulti nei loro confronti.

Dal 2011, Save the Children si è impegnata nell’analisi del fenomeno e nella definizione di un intervento efficace nel contrasto della dispersione scolastica, costruito in collaborazione con le scuole. Il programma, denominato Fuoriclasse, interviene con attività a supporto della motivazione allo studio e dell’apprendimento, al fine di garantire la piena attuazione del diritto all’istruzione, come sancito nella Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.