Il Whistleblowing e la democrazia vibrante. QUARTA PARTE

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QUARTA PARTE: Dire-il-vero-senza-paura, la regola dei parrhesiasti

9ALa corruzione possiede la caratteristica di auto-perpetuarsi in caso di assenza di trasparenza (vedi anche Cantone). Alcuni autorevoli osservatori hanno dimostrato che la corruzione causa una crescita esponenziale e incessante dei costi di transazione. Graf Lambsdorff, di Transparency International, ha suggerito una soluzione per rompere il ciclo corruttivo: aumentarne i costi. Ci sono modi diversi di farlo, alcuni di essi si concentrano sull’aumentare le probabilità di scoprire i casi (vedi anche secondo obiettivo del P.N.A.).

Tuttavia, i controlli esterni sono molto costosi e potrebbero non essere efficaci (ad esempio, la gestione del rischio). Per questo le informazioni detenute all’interno delle amministrazioni possono risultare più efficaci. Sfortunatamente non possiamo aspettarci un numero alto di “osservatori indipendenti” (cioè esterni all’amministrazione o con la quale non hanno rapporto di lavoro a qualsiasi titolo). Per questo dobbiamo difendere e sostenere gli “osservatori dipendenti

Abbiamo visto come i WB sfidano il potere e mettono a rischio se stessi. Una caratteristica comune ai WB, infatti, è che gli individui o le organizzazioni le cui condotte illecite vengono segnalate si trovano in una posizione tale da provocare un danno al WB. Mettendo a rischio se stessi, infatti, proteggono la loro comunità, promuovono l’interesse pubblico e consolidano lo stato di diritto.

In questo sono assimilabili alla figura della “parrhesia” della democrazia greca, una attività verbale fondata sul “dire-il-vero senza paura” (fearless speech).

Alcuni esempi di “parrhesiasta”, (cioè la persona che agisce la parrhesia):

  • Una persona che rischia di perdere un vero amico criticandone il comportamento;
  • Un politico che dà voce ad una verità scomoda e impopolare, rischiando di non essere rieletto;
  • Il soldato che corre 42 chilometri per annunciare una vittoria

parrhesiasta_foucaultMichel Foucault descrive la parrhesia così: “…una attività verbale dove colui che parla ha:

  • una relazione specifica con la verità attraverso la franchezza,
  • una certa relazione con la sua vita attraverso il pericolo,
  • una certa relazione con se stesso attraverso il “criticare” (auto-critica o critica verso l’altro) e
  • una specifica relazione con l’etica attraverso la libertà e la responsabilità.

Più precisamente la parrhesia è un’attività verbale in cui chi parla esprime la sua personale relazione con la verità e rischia la sua vita perché riconosce che “dire-la-verità” sia un dovere per migliorare e aiutare altre persone (oltre che se stesso).

Come il parrhesiasta, il WB opera da una posizione di debolezza. I dipendenti che espongono comportamenti illeciti di altri dipendenti o della leadership sono vulnerabili perché possono essere mobbizzati. Gli individui che denunciano comportamenti illeciti di politici, membri del governo o delle forze armate sono altrettanto esposti al rischio anche se non sono direttamente dipendenti.

Nei tempi antichi il termine parrhesia cambiò spesso significato. Sotto i monarchi ellenici, ad esempio, il parrhesiasta aiutava il re a prendere decisioni migliori e a temperare il suo potere (“dire-il-vero al Re” che lo richiedeva come atto contrario alla “cortigianeria”).

secondo Karl Popper, la democrazia, proprio come una teoria scientifica, non è valida di per sé, ma è fallibile, incerta, piena di errori. Essa può essere “falsificata” da un controllo (interno o esterno). Proprio come in un laboratorio al fine di rafforzare una teoria se ne cercano le falle, in democrazia, per rafforzarne i valori e le istituzioni, è necessario mettere a nudo tutto quello che non funziona o che è migliorabile. Mettere a nudo ciò che non funziona è proprio il compito che si è dato il WB-parrhesiasta

Ernesto Laclau e Chantal Mouffe (1985), ampliando questo elemento, coniarono il concetto di “democrazia radicale”. La premessa di questa forma di democrazia è che la libertà e l’eguaglianza si attualizzano solo all’interno di un “tensione” che deve essere alimentata quotidianamente. Questa tensione deve essere alimentata dalla critica politica, dai media, dagli organi di controllo, dall’interno e dall’esterno. Solo così la democrazia resta “vibrante” e i suoi principi fondanti non diventano delle mere manipolazioni ideologiche.

Infine, in riferimento alle dinamiche politiche delle società democratiche avanzate, non si può dire che il margine di movimento sia confinato all’azione collettiva. Ci sono pratiche “non collettive” e il WB (inteso come “dire-il-vero senza paura”) è proprio una di queste. Ha il potere di radicalizzare la democrazia, di renderla “vibrante”.

Il WB è una pratica micro-politica di controllo del potere dall’interno. Per questo dobbiamo difendere e sostenere i parrhesiasti, “osservatori dipendenti”.