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IL SALTO CON L’ASTA. Valutare il rischio di frodi e corruzione con il metodo di Spazioetico
Ritenete che le vostre valutazioni del rischio siano troppo generiche, ridondanti, semplicistiche?Vi siete mai chiesti cosa diavolo sono i “fattori abilitanti” del rischio di corruzione?Nella prima parte (video 1-7) di questo dialogo tra i fondatori di Spazioetico, Andrea Ferrarini e Massimo Di Rienzo, si prende in prestito una metafora sportiva come il salto con l’asta […]
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IL SIGNORE DELLE LOBBY. La gestione del conflitto di interessi endogeno e la rigenerazione degli interessi primari
Lobbismo e Partecipazione sono fenomeni che mettono in connessione gli interessi primari del settore pubblico e le istanze del settore privato e della collettività. Sono pratiche che animano la Democrazia e sono connaturate ad essa. Tuttavia, in certi momenti storici, il Decisore pubblico sembra voler chiudere le porte e mettersi al riparo da qualsiasi tipo di interferenza esterna: nell’Italia del post-covid, per esempio, Lobbismo e Partecipazione sembrano essere state messe ai margini del dibattito pubblico avente ad oggetto l’allocazione delle risorse del Recovery Fund. Qual è il rischio che si vuole evitare? Ed è poi così vero che tali pratiche sono state marginalizzate? O forse, come nel caso del Lobbismo, si stanno solo adattando al nuovo contesto?
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LE PORTE GIREVOLI. Uno stargate verso il conflitto di interessi
Con il termine inglese “Revolving Door” si identifica il passaggio di funzionari pubblici e politici dal settore pubblico a quello privato, ma anche l’ingresso nelle pubbliche amministrazioni di esperti e manager provenienti da aziende private. A prescindere dalla qualità dei soggetti che “transitano” per le Porte Girevoli, il passaggio di relazioni e interessi e la connessione che si stabilisce tra settore pubblico e settore privato non sono privi di rischi, perché possono generare situazioni di conflitto di interessi e azzardi morali.
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UN’ASSICELLA DI LEGNO CHE CHIAMIAMO IMPARZIALITÀ
L’imparzialità garantisce equidistanza dagli interessi e quindi è giusto che i procedimenti amministrativi e le decisioni che ne scaturiscono abbiano la qualità di essere imparziali, perché quando in un sistema pubblico alcuni interessi prendono il sopravvento, nel medio-lungo periodo si determinano disfunzioni (come la selezione avversa) che possono avere conseguenze catastrofiche sulla qualità dei servizi erogati dal sistema e sulla sua credibilità. L’imparzialità garantisce un equilibrio tra gli interessi in gioco e agisce come fattore stabilizzante dei sistemi pubblici: in assenza di imparzialità, il sistema pubblico finirebbe per implodere sotto la spinta degli interessi particolari. L’imparzialità è un’assicella di legno che ci serve per tirare una linea dritta anche quando ci verrebbe di disegnare un cerchio perché pensiamo, erroneamente, che in quel modo arriveremo prima al punto.

10 lezioni sul Codice di comportamento. La nuova offerta formativa di Spazioetico sulle regole ed i principi dell’etica pubblica
Per il 2022 Massimo Di Rienzo e Andrea Ferrarini vi propongono un percorso formativo e consulenziale per l’assolvimento dell’obbligo di formazione in materia di prevenzione della corruzione da parte delle amministrazioni pubbliche.

Riformare la legge 190/2012: istruzioni per l’uso
La necessità di “rilanciare” le politiche di prevenzione della corruzione in Italia andrebbe affrontata seriamente, avviando un dibattito pubblico sull’efficacia delle misure fin qui adottate. A nostro avviso, l’attuazione delle politiche di prevenzione della corruzione non è apparsa soddisfacente, a causa della combinazione di molteplici fattori tra loro interrelati…

IL NAUFRAGIO DEL DOTTOR TITANICO… ovvero della tempestosa natura del conflitto di interessi esogeno
Il conflitto di interessi è assai simile ad una tempesta tropicale. I decisori pubblici (funzionari o politici) spesso si accorgono che le relazioni della loro sfera privata e professionale potrebbero, con la loro intensità, agitare il mare degli interessi, ma decidono di non girare il timone e tornare in un porto sicuro prima che la tempesta si abbatta, confidando nella propria capacità di governare gli eventi, nella propria integrità e rettitudine e in una certa dose di buona sorte.
Poi, quando la tempesta degli interessi agita e strappa le vele dei processi amministrativi e delle decisioni politiche, quando l’albero maestro dell’imparzialità viene spezzato e quando l’integrità cola a picco essi non hanno quasi più ruolo se non quello di osservare il consumarsi degli eventi ormai confinati ad interpretare la parte di goffi esecutori.

L’inferno delle regole. Una discesa nell’oltretomba del Codice di comportamento
Ultim’Ora: E’ stato appena dato alle stampe il Sesto Canto dell’Inferno delle Regole, nella versione restaurata ed aggiornata da Spazioetico. ‒ Miseri noi che camminando dritti su strade lastricate di ogni bene ci macchiammo di atroci delitti! Noi uomini non fummo, ma falene ingannate, nel buio, dalla luna di una lampada ad acetilene! Andrea, Diafana, […]

LA PARRESIA DEL WHISTLEBLOWER. Il coraggio della verità e le convergenze pericolose
Ogni giorno, in molte parti del mondo, donne e uomini “suonano il fischietto”, per segnalare all’organizzazione in cui lavorano una anomalia nella gestione di un processo, il conflitto di interessi di un commissario di gara o qualunque altro evento o fenomeno che rappresenta un un rischio concreto per l’integrità pubblica. Non tutti lo fanno per promuovere un interesse primario. Anzi. Molto spesso si segnala in via anonima per fare le scarpe a qualcuno. In pochi ma significativi casi, però, chi segnala lo fa perché non può tollerare lo scempio di cui è testimone, uno scempio di diritti, di imparzialità, di risorse e beni pubblici. Oppure perché avverte la presenza di un pericolo incombente per la collettività. Ci si aspetterebbe che chi segnala in assenza di un interesse diretto riceva un premio o quantomeno venga difeso dalla sua organizzazione, ma non è così: i whistleblower sono spesso perseguitati, demansionati, mobbizzati o sanzionati e spesso vengono persino licenziati dalla loro organizzazione.

La corruzione “spontanea”: il grande abbaglio del rischio nei processi
La Teoria della Generazione spontanea Prendete un bel pezzo di carne (magari una succulenta costata) e lasciatelo per qualche giorno fuori dal frigorifero. Ve la sentite? Siamo sicuri di no, perché non avete nessuna intenzione di buttare via i soldi e sapete benissimo che la carne, così abbandonata al proprio destino, andrà in putrefazione e […]

Le oche dannate di Konrad Lorenz. L’imprinting corruttivo nei processi di cooptazione della classe dirigente
La gestione degli incarichi e delle nomine è stata inserita da ANAC tra le “aree di rischio generali”. Tuttavia, questa esposizione al rischio è stata rilevata come se fosse un inevitabile dato di fatto, senza soffermarsi in alcun modo sui fattori abilitanti che la determinano. In questo articolo, intendiamo analizzare le dinamiche relazionali e i conflitti di interessi che stanno alla base delle dinamiche corruttive nei processi di cooptazione della classe dirigente.